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DINAMICHE ABUSIVE NELLE ISTITUZIONI ECCLESIALI

DINAMICHE ABUSIVE NELLE ISTITUZIONI ECCLESIALI

GRANADA-ADISTA. Lo scandalo globale degli abusi sessuali nella Chiesa sta generando una riflessione sulle ragioni che ne fanno un problema strutturale e sistemico. Tra gli aspetti che finora hanno ricevuto meno attenzione, soprattutto come oggetto di riflessione degli studi accademici, sono gli abusi su vittime adulte – soprattutto donne –, i comportamenti abusivi che non coinvolgono la dimensione sessuale – dunque quelli di potere, di coscienza e psicologici – e gli abusi all'interno delle istituzioni ecclesiali, come le congregazioni religiose. Del silenzio su questo tipo di abusi è responsabile anche il prezzo spesso troppo alto da pagare per chi denuncia, che diventa oggetto di una rivittimizzazione, ancora di più nelle congregazioni e nelle istituzioni di vita consacrata.

Su questi aspetti verte l’articolo della religiosa e teologa spagnola Ianire Angulo Ordorika, docente di Teologia e Sacra Scrittura della Facoltà di Teologia dell’Università di Loyola Andalucía, intitolato “La presencia innombrada. Abuso de poder en la Vida Consagrada” (“La presenza innominata. Abuso di potere nella vita consacrata”, pubblicato in modalità open access sulla rivista cilena Teologia y Vida (62/3, 2021, pp. 357-388, http://ojs.uc.cl/index.php/tyv/article/view/32715), all’interno del Progetto inter-universitario di ricerca delle Università gesuite di Spagna (UNIJES) sulla dimensione strutturale dell’abuso nella Chiesa a partire da una prospettiva teologica. 

Il tema è stato anche al centro del corso online “Nominare l’innominabile” dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG, 23-24 marzo), presieduto dalla stessa suor Angulo, con l’intento di «dare un nome a ciò che non vogliamo vedere nelle nostre comunità e nella nostra Chiesa». Al corso, cui hanno partecipato più di 450 religiose, religiosi, laiche e laici impegnati, a titolo diverso, nell’ambito della prevenzione degli abusi, suor Angulo ha messo in evidenza le condizioni nella vita religiosa che non solo possono favorire l’abuso, ma contribuiscono a non farlo emergere e a non nominarlo, rendendolo un problema di natura psicologica e spirituale ma anche sistemica.

Di seguito proponiamo, in una nostra traduzione dallo spagnolo, l’articolo di suor Angulo, mettendolo a disposizione di tutti i lettori, all’interno di una serie di pubblicazioni online sulle radici sistemiche dell’abuso nella Chiesa, accanto ai testi di Doris Reisinger e Ute Leimgruber

 

*Foto di Anthony Majanlahti tratta da Flickr, immagine originale e licenza

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