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Giunto a Sigonella il maxidrone USA

Giunto a Sigonella il maxidrone USA "Triton"

«Nuovi maxi-droni a Sigonella per le operazioni di guerra USA in Europa orientale, in Medio Oriente e nel continente africano. La mattina di sabato 30 marzo è atterrato nella stazione aeronavale siciliana un velivolo senza pilota MQ-4C “Triton” di US Navy, nome in codice Triton16. Il volo del drone “multi-intelligence” attraverso l’Atlantico e il Mediterraneo occidentale è stato tracciato dagli analisti indipendenti di Itamilradar». Così informa Antonio Mazzeo, oggi, sul suo blog sotto il ittolo "Arriva a Sigonella 'Triton', il maxi-drone USA per sorvegliare Europa e Africa". E prosegue:

«“Il Triton è giunto in Sicilia direttamente dalla base militare di Mayport (Florida), da dove era decollato il giorno prima alle 19.30, ora italiana”, riporta Itamilradar. “Si tratta del primo dislocamento di questo velivolo nell’area mediterranea e nei prossimi giorni si vedrà dove sarà impiegato e se in particolare effettuerà le stesse missioni che vengono svolte attualmente dai “Global Hawk” ospitati a Sigonella insieme ai droni “Reaper” di US Air Force e ai “Phoenix” del sistema AGS della NATO”. (1)

Il trasferimento in Sicilia del più grande e moderno aereo senza pilota delle forze armate USA arriva a meno di un mese di distanza dall’attivazione nella base siciliana di un distaccamento del VUP-19, lo squadrone speciale di US Navy che coordina le operazioni della nuova classe di droni d’intelligence, con quartier generale nelle Naval Air Station di Jacksonville e Mayport. L’arrivo dei militari del VUP-19 è stato celebrato a Sigonella con una cerimonia ufficiale il 2 marzo 2024, congiuntamente all’inaugurazione del nuovo hangar destinato alle attività di manutenzione e riparazione degli MQ-4C “Triton”. Presenti per l’occasione pure il contrammiraglio Adam Kijek (comandante del Gruppo di pattugliamento e riconoscimento di US Navy) e il viceammiraglio Daniel “Undra” Cheever (comandante delle forze aeronavali della Flotta USA per il Pacifico)».

«Una dettagliata descrizione di quelle che saranno le future funzioni operative del drone MQ-4C “Triton” schierato a Sigonella – scrive più avanti Mazzeo – è stata fatta dalla testata specializzata destinata alle forze armate USA, Stars and Stripes. Secondo l’analista-corrispondente Alsion Bath, grazie al nuovo velivolo senza pilota la Marina USA rafforza la sua presenza di “sorveglianza da elevate altitudini” nel continente europeo e in quello africano. “Progettato per complementare il pattugliatore P-8 Poseidon, il Triton può condurre operazioni multi-intelligence così come supportare i centri di telecomunicazione e di ricerca e soccorso”, scrive Bath. “US Navy non ha fatto sapere il numero di addetti assegnati al distaccamento di Sigonella e quanti droni saranno operativi dalla base. Ma con la guerra in Ucraina, le minacce della Russia nel Mari Baltico e gli impatti della guerra tra Israele e Hamas nel Mediterraneo orientale, c’è una maggiore attenzione nel teatro europeo, come non accadeva dalla fine della Guerra fredda. Inoltre, US Navy è partner delle nazioni africane nella lotta contro le milizie estremiste e per proteggere le vie marittime. L’area delle operazioni delle forze navali USA per l’Europa e l’Africa e della VI Flotta copre metà dell’Oceano Atlantico, dall’Oceano Artico alla costa degli Stati Uniti d’America, inclusa tutta l’Europa e la Russia e buona parte dell’Africa”. (3)  La Sicilia e Sigonella piattaforme dei droni di guerra a tutto campo, dunque, mentre l’umanità è a un passo dallo scoppio di una Terza guerra mondiale, globale e totale».

L’articolo integrale è a questo link

*La Base di Sigonella ai piedi dell'Etna. Foto ritagliata di Official U.S. Navy Page tratta da Flickr, immagine originale e licenza

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